3 percorsi di trekking nel Lazio facili e adatti a tutti per festeggiare il primo maggio a contatto con la natura

Maria Bolettieri  | 30 Apr 2024
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L’instabilità del meteo dell’ultimo periodo, nel Lazio, come nel resto d’Italia, non ci deve scoraggiare, perché fare trekking nella natura è sempre un’esperienza meravigliosa e gratificante, anche con la pioggia!
Le condizioni mutevoli possono trasformare radicalmente il panorama, creando scenari unici e davvero suggestivi. Giochi di luce spettacolari, tra nuvole che si alternano a nebbia, pioggia e sole ci regalano un’atmosfera magica e una connessione più profonda con l’ambiente circostante.
Se il tempo non è un vostro problema e amate il trekking in ogni condizione climatica, il Lazio offre numerosi spunti per chi è in cerca di escursioni. Ecco qualche suggerimento tra i parchi e i laghi più belli per un primo maggio a contatto con la natura: scoprite con noi dove andare!

Giro del Lago Albano: la perla dei Castelli Romani

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Lago Albano panorama
A poco meno di un’ora dalla capitale, tra resti dell’antica Roma, ville e giardini sfarzosi giace il bellissimo Lago di Albano.
La leggenda narra che questo bellissimo specchio d’acqua sia stato generato addirittura da una divinità. Il bacino è in realtà di origine vulcanica, la forma ellittica è data da due crateri che si sono uniti. Lungo circa 3,5 chilometri, tocca nel punto massimo a una profondità di circa 170 metri. Il suo territorio era abitato sin dall’antichità, ma è con i Romani che la zona ebbe un forte sviluppo economico e le tracce del loro passaggio sono visibili ancora oggi.
È circondato da colline ricoperte di boschi, vigneti e piccoli centri abitati, che creano uno scenario incantevole. Numerosi visitatori, in cerca di relax e svago, giungono qui per le splendide viste panoramiche e l’opportunità per esplorare la ricca storia e cultura della regione dei Castelli Romani.
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Castel Gandolfo, panorama che affaccia sul Lago Albano
Noto anche come Lago di Castel Gandolfo, il borgo è il luogo di inizio di uno dei trekking più belli del Lazio, per quanto riguarda le escursioni lacustri.
Quanto è lungo il giro del Lago di Albano? Circa 10 sono i chilometri da percorrere in bici o a piedi tra boschi lussureggianti e scorci panoramici. Questo sentiero immerso nella natura vi permetterà di ammirare il lago e i suoi tesori storici disseminati qua e là nella meravigliosa natura. Dall’Alcova rupestre al Romitorio di Sant’Angelo in Lacu, dalle Grotte di Palazzolo ai resti di un antico acquedotto c’è tanto da scoprire. Percorrendo un tratto della Via Francigena del Sud, dal Lago Albano, si può raggiungere anche il piccolo Lago di Nemi e scoprire un’altra delle perle di questo splendido territorio.

Trekking da Genzano al Lago di Nemi: tra mito e resti dell’antico passato del Lazio

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Lago di Nemi
A far da sfondo all’incantevole Lago di Nemi lo splendido panorama del Parco Regionale dei Castelli Romani. Un vero e proprio gioiellino ricco di testimonianze storiche e bellezze naturali avvolte dalla leggenda. Si narra infatti che in epoche antiche fosse appellato Speculum Dianae, ovvero specchio di Diana, la dea della caccia, come testimoniato dai resti di un tempietto a essa dedicato. Il Lago di Nemi è inoltre famoso per il Museo delle Navi Romane che conserva ancora oggi due navi imperiali, probabilmente costruite nel I secolo d.C., durante il regno dell’imperatore Caligola. Il giro che da Genzano costeggia il Lago di Nemi, è un facile anello di circa 7 chilometri. Tra le attrazioni più belle il Santuario di Diana Nemorense, il Museo delle Navi e il Basolato Romano. Un trekking davvero suggestivo che tra mito e resti archeologici, vi farà fare un tuffo nell’antico passato del Lazio!

Il grande anello di Veio: trekking tra natura e archeologia

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Parco di Veio, Porta Capena
Siamo a nord di Roma nella splendida cornice del Parco di Veio che prende il nome dall’antica città che qui un tempo sorgeva. Il trekking parte da Isola Farnese, un borgo situato a circa 20 chilometri dalla capitale. Il percorso si snoda tra strade di campagna alternate a vegetazione boschiva, costeggiando a tratti il fiume Cremera. A farla da padrona è la Cascata della Mola di Veio, dove in passato sorgeva l’antico mulino. In un itinerario di circa 15 chilometri, tra tombe, resti di templi, necropoli, strade e porte, è possibile esplorare un’area è ricca di resti archeologici che risalgono all’epoca etrusca. Dalla Tomba delle Anatre a quella dei Leoni, passando per Porta Capena e la Tomba Campana c’è molto da scoprire sull’antica civiltà.
Se siete in cerca di altri trekking nel Lazio all’insegna di laghi, storia e natura allora il Lago del Pellicone nel bellissimo Parco di Vulci è l’ideale!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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