Lo sapevi che in Val di Susa c’è un grandissimo bosco per una perfetta passeggiata estiva? Scopri quest’area protetta

Alessio Gabrielli  | 01 Set 2024
Salbertrand
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Un’area protetta quanto protettiva del respiro del pianeta (e dell’uomo), si estende per 3774,74 di ettari di polmone verde pulsante a terra. Scopriamo insieme il Gran Bosco di Salbertrand.

Gran Bosco di Salbertrand, una storia importante da raccontare

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Prima della Legge Regionale n.51 implementata il 20 maggio 1980, il Gran Bosco ha aiutato molti palazzi importanti a prendere forma: parliamo dell’Arsenale di Torino, parliamo della Basilica di Superga, parliamo di casa Savoia e addirittura della Reggia della Venaria Reale. Il Gran Bosco ha fornito le travature a vena dritta di queste importanti ed indimenticabili opere di ingegneria civile e militare. Tuttavia, tutto ciò da cui si prende, prima o poi, non avrà più nulla da dare.

Tra un milione di ragioni per continuare ad usufruire di questo respiro del mondo, ecco che hanno infine (per fortuna) vinto un milione di ragioni per salvaguardare la rarità e il valore che vivono al suo interno. La legge venne messa in atto principalmente guardando alla protezione degli abeti e dei larici-cembreti. Nel 1991 la legge n. 16 del 22 aprile stabilì le “Norme per l’utilizzo e la fruizione del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand”. Ad esempio, non si può accedere al parco con mezzi motorizzati propri. Vi sono delle aree attrezzate e ben segnalate per l’utilizzo di tali mezzi in loco. Sono da escludersi tuttavia dal divieto, ad esempio, i mezzi delle pubbliche Amministrazioni.

Piccoli e grandi abitanti: la flora e la fauna

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La flora che abita questa superficie è censita a oltre 600 specie. Dal fondovalle fino al punto più alto del bosco, ci troviamo immersi tra gli alberi, i quali ricoprono la maggior parte dell’area protetta; parliamo del 70% di terreno sui cui si ergono imponenti e forti tutta la grande varietà di alberi presenti: partendo dal basso, respireremo il respiro aceri, ontani, frassini, betulle, castagni, faggi…mentre salendo di quota saremo abbracciati dal profumo dell’abete bianco e rosso, del pino silvestre e cembro e del larice. Due presenze alquanto rare ma che toccano questo territorio sono la Menyanthes Trifoliata, anche detto trifoglio d’acqua, pianta perenne acquatica unica nel suo genere, l’unica della propria specie, e la Corthusa Matthioli, facente parte della famiglia delle Primulacee.

Anche la fauna non è certamente timida, con ben 80 specie di uccelli nidificanti e 21 specie di mammiferi. È accertata anche la presenza del lupo dal 1997. Gli uccelli volano liberi mostrando tutta la propria bellezza, come la forza dell’Aquila Reale, e tutte le particolarità di personaggi come il Gufo Reale, la Civetta, l’Allocco, l’Astore, la Civetta Capogrosso, il Picchio Nero, la Coturnice, la Nocciolaia, il Gallo Forcello, la Poiana, il Gheppio, lo Sparviere…chi più ne ha più ne metta. Tra i mammiferi incontriamo simpatici ermellini, volpi, donnole, tassi, faine, martore, lepri, scoiattoli, marmotte, per poi arrivare agli ungulati come caprioli, cervi, camosci, cinghiali…i piccoli e grandi abitanti si fanno ammirare, pretendendo sempre il nostro rispetto. Entrare nel regno della Natura in questo modo può diventare un’esperienza unica ed irripetibile.

Informazioni utili

Ecco alcuni link utili: www.parcogranboscosalbertrand.it
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Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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