In Valtellina ci sono le terme libere tanto amate da Leonardo da Vinci: un’occasione perfetta per il relax dopo il trekking

Adriano Bocci  | 20 Apr 2024
Bormio visto dall'alto

Per quanto anticamente venisse usata per lavare le pecore (e fargli una coccola), in Valtellina c’è un luogo piccino piccino aperto a tutti e amato da tanti, anche da Leonardo da Vinci. Conoscete le vasche di Leonardo? O meglio, conoscete Bormio? È quel comune di quasi 4.000 anime tanto famoso per il Passo dello Stelvio e, per l’appunto, le proprie terme.

Siamo in Valtellina dopotutto, in provincia di Sondrio, in Lombardia. I paesaggi sono meravigliosi, le viste sono stupende, ed è più che naturale farsi una scarpinata, soprattutto quando c’è la possibilità di sentire sulla propria pelle la differenza, a caldo, dei propri muscoli rilassati dal tepore dopo un piccolo irrigidimento in salita. Perché in salita? Zaini in spalla.

Salitina? Check. Terme libere? Check.

Il percorso sullo strapiombo del fiume che porta alle vasche di Leonardo da Vinci, a Bormio
Verso le vasche. Crediti foto: scapino, da wikiloc.om

Prima il dovere, poi il piacere: il relax dopo grandi sforzi è sempre molto appagante. A chi non piace rilassarsi, dopotutto? Le terme libere di Bormio sono degli specchi d’acqua caldissima nell’insenatura di un torrente. L’insenatura qui va a raccogliere l’acqua in eccesso dei Bagni Vecchi e dei Bagni nuovi, da sempre famosi in zona, parte del parco termale più grande delle Alpi. Dovrete farvi il torrente? Assolutamente. C’è un piccolo strapiombo? Pure.

Non preoccupatevi però se volete solo il relax. Da dove avrete parcheggiato, basteranno 10 minuti di camminata. Ad ogni modo, le vasche di Leonardo sono chiamate anche terme libere di Bormio, e sono libere, ergo non è previsto nessun biglietto di ogni sorta. La unica (e più grande) richiesta che viene fatta è quella del rispetto, essendo un bene di tutti, lasciando pulito questo angolo di paradiso tutto Italiano.

E Leonardo da Vinci? Le ha rese famose

Le vasche di Leonardo da Vinci
Le vasche di Leonardo da Vinci. Crediti foto: Armanasco Patrick, su it.wikiloc.com

Leonardo le rese famose menzionandole nel Codice Atlantico, dopo una sua visita nel 1493, perché venne invitato dal Duca di Milano, Ludovico il Moro, per un sopralluogo idraulico al bacino dell’Adda. Le vasche di Leonardo ottengono la propria nomea, e fama, proprio da lui che ne testimoniò la sua visita nel Codex Atlanticus, la sua più ampia raccolta di disegni e scritti. Citò i Bagni di Bormio, e queste vasche vennero conosciute poco dopo. Ora come ora il Codex è a Milano, conservato alla Biblioteca Ambrosiana. Le vasche si conoscevano già dall’epoca preromana però, perché nel 1944 venne demolita la chiesa di San Vitale (a Bormio) e rinvenuto un rilievo che mostrava un luogo di culto simile, che risale al IV secolo a.C.

Le vasche sono vicine al Parco dello Stelvio e sono fatte da una vasca di pietre e sassi, con una temperatura fra i 38° e i 41°C, ottime per la bronchite, faringite e rinite. Le acque termali sono alcaline, terrose e minerali e sono sempre aperte. E a proposito del Codice Atlantico: volete leggerlo? Potete andare qui e cliccare su Explore the codex, visualizzandolo pagina per pagina, mentre qui troverete le pagine più famose.

Come arrivare

Passo dello Stelvio
Il Passo dello Stelvio

In primis, se siete già in macchina, ecco le indicazioni su Maps. Ad ogni modo sono a Via Costabella 1, Valdidentro, SO, vicine alla chiesa di San Martino e ai Bagni Vecchi di Bormio, sotto a un pezzo della strada del Passo dello Stelvio.

Per arrivare alle vasche si parte da Bormio verso il Passo dello Stelvio e poi svoltare verso Livigno. Quando si va verso sinistra, per la struttura sciistica, ci si trova un sentierino chiuso alle macchine, ma con un piccolo parcheggio sterrato. Da lì sono 10 minuti a piedi, seguendo il sentiero, costeggiando il torrente. C’è un piccolo strapiombo affacciato sul fiume, ma superato lo strapiombo ci sono le vasche di Leonardo.

Il percorso non è particolarmente problematico, anzi, se non per l’ultimo pezzo con lo strapiombo: la passerella non ha barriere protettive. Esercitate cautela. Detto questo, le vasche di Leonardo (chiamate anche pozza di Leonardo, se chiedete indicazioni) sono in montagna, a 1200 metri sul mare, e fa freddo anche in estate: vestitevi a cipolla che non si sa mai. Siate pazienti nel weekend: sono grandi per circa una quindicina di persone, quindi vi consigliamo di andarci la mattina. O la notte, visto che sono sempre aperte.

Adriano Bocci
Adriano Bocci


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